La statua dell'Immacolata e il ciclone a Melissano

A Melissano il 24 febbraio 1869

Lo straordinario avvenimento di cui furono testimoni i nostri nonni, ci fa riflettere anche sulle vicende della comunità melissanese, la cui conoscenza è importante per capire il presente ed evitare i problemi del passato. Uno dei fatti più significativi della storia di Melissano è, appunto, il miracolo che 138 anni fa salvò il paese dall'azione devastatrice di una tromba d'aria. Il racconto dei più anziani, tramandato nel corso degli anni, ne ha mantenuto vivo il ricordo.

Il 24 febbraio 1869, la giornata cominciava come al solito. I contadini, all'alba, passando davanti al Calvario si segnavano all'antiva maniera; lo stesso avrebbero fatto la sera al rientro dalla campagna. Nulla lasciava presagire quello che sarebbe successo da lì a poche ore.

Anche quel giorno, il duro lavoro dei campi era appena alleviato dal sole del mattino, che illuminava l'abitato con i pochi palazzi dei bestiami, le casupole dei contadini e la chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova.

Più tardi, all'improvviso, incominciarono ad addensarsi su Melissano alcune nubi che diventarono sempre più nere, cariche d'acqua e di grandine, portatrici di una spaventosa catastrofe. In pochi istanti, nell'immensa nube nera a forma di cono si produsse un vortice turbinoso. Tutto divenne buio. Un vento violentissimo, inizio del ciclone, rovesciò i muri degli orti quasi fossero canne. I bagliori di una luce sinistra e il pauroso rombo dei tuoni si alternavano al crescendo delle raffiche di vento.

Mentre la furia degli elementi sembrava stesse per distruggere il piccolo paese, nella casa di Vito Fasano (fratello di mio nonno) si pregava davanti ad una statua dell'Immacolata, affinchè la Madre di Dio risparmiasse Melissano e i suoi abitanti. Il il viso dell'immagine cominciò a sudare, asciugato devotamente con alcuni fazzoletti.

All'improvviso, il vento si placò, le nubi si diradarono e il sole tornò a splendere in cielo. Un grido di letizia per il ritorno alla vita si diffuse in un baleno da un capo all'altro dell'abitato e per la campagna. La Madonna aveva salvato Melissano.

Da quel giorno, l'immagine miracolosa divenne patrimonio di tutti e fu custodita ed onorata nella chiesa dell'Immacolata. Ogni anno, i melissanesi festeggiano la Madre celeste che, oltre a salvare il paese, contribuì ad affermare l'esistenza di una Comunità dimenticata da tutti, ma non da Dio.

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